Articolo: Yda su Vanity Fair
Yda su Vanity Fair
Con le sneakers YDA il benessere sta al passo con lo stile
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Nata dall’incontro di tecnologie innovative e design italiano, YDA ha ridefinito l’idea di calzatura funzionale contemporanea. Il brand YDA, acronimo di Your Daily Activity, è un incoraggiamento a camminare scegliendo il ritmo, la libertà del movimento e la consapevolezza del proprio corpo.

È un concept dedicato al sentirsi bene con sé stessi, in cui tecnologie elastico-propulsive integrate a materiali tecnici esportati dal mondo della performance, si vestono di design essenziali e trasversali pensati per chi rifiuta etichette e crede che la comodità sia un gesto di stile e di identità. Queste sneaker sostengono, ascoltano e riprogrammano il passo garantendo movimenti anatomici sani e trasformando la camminata in un’esperienza desiderabile e straordinaria.
«Sentire il ritmo dei propri passi per riscoprire il proprio corpo, è il focus di YDA, una fusione di tecnologie evolute e lifestyle», afferma Susanna Salvatelli, Ceo del brand, la cui idea è stata la creazione di empatia tra ciò che siamo e ciò che indossiamo. Dalla visione intima della persona di cui soddisfare bisogni e aspettative, sono nate linee gemelle come TQURA, un brand di soluzioni dinamiche per il movimento attivo nei contesti contemporanei, in cui tecnologie all’avanguardia si vestono giocosamente di tendenze e stili trasversali.
Nell’epoca in cui il benessere è il vero status symbol, YDA incarna il valore autentico di sentirsi bene dentro ciò che indossiamo, perché ciò che indossiamo è stato pensato esattamente per noi. «Il legame tra ciò che siamo e la scarpa che scegliamo è profondo e intimo. Ogni passo è un piccolo grande atto di libertà e la calzatura è la struttura di comunicazione tra il nostro corpo e il mondo esterno, la chiave per la libertà di movimento, le performance sportive e, molto più, per il delicato equilibrio quotidiano. Il modo in cui camminiamo dice tantissimo di noi: è la dichiarazione silenziosa del posto che pensiamo di avere nel mondo e di come riusciamo a camminarci dentro».
Per questo, il nostro primo pensiero è sempre la persona», dice Susanna Salvatelli, che spiega: «Per chiunque di noi i cambiamenti nel modo di camminare parlano delle transizioni interiori, dei momenti in cui soffriamo, ci adattiamo, ci rialziamo e ci evolviamo. Indossare una scarpa che ci faccia sentire bene è non mai solo una questione di estetica o di performance: è un atto di cura, un modo per esprimere chi siamo e come vogliamo affrontare il mondo».
Ed è in questa empatia che YDA scrive la storia dei nostri passi. Con un linguaggio nuovo: quello del benessere che si fa stile globale con naturalezza, del comfort che si trasforma in statement, del design che accoglie tutte le forme del movimento umano.
